X-men deluxe #183
Exogeno #1 (Exogenetic #1, da Astonishing X-men #31 del dicembre 2009). Una bella storia concitata, una sola sequenza d’azione alla mission impossible in cui Abigail Brand ha un incidente in fase di rientro da una missione spaziale e gli X-men, fidanzato in testa, la estraggono dalla navetta prima che sia troppo tardi. Soggetto quasi inesistente, […]
Exogeno #1 (Exogenetic #1, da Astonishing X-men #31 del dicembre 2009).
Una bella storia concitata, una sola sequenza d’azione alla mission impossible in cui Abigail Brand ha un incidente in fase di rientro da una missione spaziale e gli X-men, fidanzato in testa, la estraggono dalla navetta prima che sia troppo tardi. Soggetto quasi inesistente, ma compensa una sceneggiatura molto buona e dei bei disegni. Meno entusiasmante il cliff-hanger finale con Wallflower che si trasforma in una bio sentinella. Vi avevo mai detto che Walflower in America è un’espressione che si usa per indicare una persona estremamente timida?
Inutile aggiugnere, come già spiegato nelle note finali, che l’asteroide 3753 – Cruithne esiste davvero. Posso solo aggiungere che è stato battezzato con il nome irlandese moderno dei Cruthin, popolo stanziato in Irlanda durante i primi secoli del medioevo.
Stando in ambito “riferimenti”, il titolo originale di questo albo, “exogenetic”, è sinonimo dell’esogeno utilizzato nella traduzione italiana, anche se in inglese la “x” c’è davvero. Si riferisce a tutti quei processi che hanno influenza sulla terra dall’esterno della terra, vedi ad esempio l’effetto della luna sulle maree. L’accezione più utile immagino sia tuttavia quella genetica, che si riferisce al fenomeno dell’ereditarietà non dipendente dal legame di sangue: l’espressione viene spesso usata per indicare comportamenti tramandati da una generazione all’altra senza necessità di un patrimonio genetico comune. Nonostante queste sfumature, pare che “esogenetico” sia un’espressione molto poco usata in italiano, che preferisce invece il più generico “esogeno”.
Cacciatori e Assassini (Hunters & Killers, da X-Force special: Ain’t no dogs #1 dell’agosto 2008). X-Force torna dall’inutilissimo crossover con Cable, ma non ancora: in questo numero speciale, che personalmente avrei anche evitato di propinarci, Proudstar si fa un sacco di menate e libera un orso. Entusiasmante come una puntata della signora Fletcher.
Il ritorno di Legione #1: Eravamo tanti, un tempo (Return of the Legion #1: We were many, once, da New Mutants #1 del luglio 2009). Mah. Onestamente questo nuovo inizio dei New Mutant mi sa di visto e stravisto. L’unico punto interessante è l’ambigua, oscura Magik.
Destino (da X-Factor #45 dell’agosto 2009). E questa volta X-Factor è noia, nonostante il futuro, nonostante Destino, nonostante Shatterstar.