Sub-Mariner – L’iniziativa
Premetto che non avrei voluto comprarlo. Un po’ per boicottare L’iniziativa, che è un’operazione editoriale inesistente, un chiamare cross-over ciò che dovrebbe essere la norma ovvero storie ambientate tutte nello stesso periodo dell’universo Marvel e che, quando la cosa ha un senso, possono condividere qualche situazione e qualche personaggio. Un po’ perché odio gli albi […]
Premetto che non avrei voluto comprarlo.
Un po’ per boicottare L’iniziativa, che è un’operazione editoriale inesistente, un chiamare cross-over ciò che dovrebbe essere la norma ovvero storie ambientate tutte nello stesso periodo dell’universo Marvel e che, quando la cosa ha un senso, possono condividere qualche situazione e qualche personaggio.
Un po’ perché odio gli albi chiusi nel cellophane, che non si possono sfogliare, e gli orrendi pupazzetti che vi sono inclusi.
Un po’ perché titolo e copertina rimandano ad un’epoca e ad un modo di fare fumetto che francamente non rimpiango (c’era quella di Gabriele dell’Otto, santo cielo, perché usare quella di Turner?).
Non avrei voluto comprarlo ma avrei sbagliato, perché questa Rivoluzione di Matt Cherniss e Peter Johnson (lo stesso tandem di Powerless, il what if che mostra alcuni personaggi dell’universo Marvel senza poteri) è veramente una buona storia e Phil Briones non è sicuramente il mio disegnatore preferito ma ci regala delle buone tavole e qualche sfiziosa soluzione di story-telling.
Rivoluzione #1 – #6 (Revolution #1 – #6, da Sub-Mariner v.2 #1 – #6 dell’agosto – dicembre 2007 e gennaio 2008).
La prima nota positiva dell’albo è l’impianto della narrazione. L’alternanza tra il presente di Atlantide distrutta e i giorni precedenti il disastro, che ci mostra un Namor alle prese con la fantastica politica estera americana e uno Stark che ne è espressione sempre più convinta e coerente, porta necessariamente verso le conclusioni sbagliate e verso una serie di colpi di scena più o meno riusciti: le cellule dormienti, la tredicesima cellula, la complicità di Nitro, l’identità del cadavere sul trono, il colpo di stato, il figlio “ritrovato” e, soprattutto, la decisione di Namor con conseguente rivelazione dell’unico alleato.
Ottimo anche il crescendo di isolamento e frustrazione, con Namor che questua sostegno presso i precedenti alleati e si trova di fronte un universo Marvel dopo la Guerra Civile, in cui i gruppi sono sulla difensiva e nessuno è più disposto a fare l’eroe. Lo scontro con Logan (che, lo ricordiamo, è dappertutto) serve a poco e anche le tavole (uno, due e tre, per esempio) non lo giustificano particolarmente: quello con Venom assume già un senso maggiore, e la mutilazione delle alette interne – oltre ad essere un apprezzabile salto di qualità estetico – assume con il senno di poi un significato quasi metaforico che forse avrebbe potuto essere sviluppato meglio. Anche la scena con Sue non è eccezionale e non porta neanche le scarpe all’incontro tra i due in Civil War, ma non sono queste caratterizzazioni il punto di forza dell’albo. Rivoluzione infatti non è una storia corale, ma un assolo e mai avrei pensato che un personaggio come Namor riuscisse a reggerlo tutto così bene: la sua sorpresa per la mancanza di onore degli ex alleati (la sua sorpresa che sarebbe anche la nostra, se Civil War non ci avesse abituato a questi comportamenti), la sua frustrazione per vedersi rifiutare aiuto anche dai più insospettabili, la sua rabbia nei confronti di una politica estera statunitense che viaggia a senso unico, giustificando un proprio attacco ad una nazione straniera ma indignandosi di fronte ad una normalissima operazione di controspionaggio sul proprio territorio, il suo livore nei confronti dei traditori, ma anche la sua estrema lucidità e prontezza di decisione nel momento del bisogno, che restituiscono dignità ad un personaggio troppo spesso ridotto ad un buzzurro in costume da bagno.
Le ultime pagine, rapide, efficienti e drastiche come la decisione di Namor, e sono davvero curiosa di vedere gli sviluppi futuri di questa decisione: l’intero popolo di Atlantide infiltrato nel mondo di superficie e l’esercito ospitato da un padrone di casa d’eccezione. Come ha scritto qualcuno, se periodicamente Namor non si mette contro il mondo di superficie ci si lamenta che si è imborghesito: è sicuramente vero, e probabilmente anche questo mutamento sarà una delle solite rivoluzioni che non durano, ma ne potrebbe nascere qualcosa di veramente buono se si avrà il coraggio di andare fino in fondo.
Quiz: tra atlantidei e skrull, a quanto ammonta attualmente la percentuale di infiltrati sotto copertura nella popolazione mondiale?
… ucciderò chiunque abbia contribuito a non far mettere la copertina di Dell’Otto!!! che Turner poi a me nemmeno piace :P
X-Bye
A me non dispiace, ma di certo non c’è paragone!
Turner è bravo a disegnare Witchblade… le cose delle marvel… non mi piacciono disegnate da lui… comunque la storia dell’albo mi è piaciuta molto… il confronto tra Venom e Namor è veramente molto bello… poi a me Namor piace molto…tra l’altro parteggio apertamente per lui XD
X-Bye
Anch’io sono assolutamente di parte, in questo senso. *__^
Quindi Namor se ci stai ascoltando, sappi che la vasca della mia terrazza è a tua disposizione per diventare la tua prossima dimora! XD
X-Bye
mmm, leggere questo blog mi ha fatto capire che non sono bravo a recensire, io avrei detto che mi è piaciuto molto, e basta :P. e pensare che l’ho preso solo perchè c’era Venom.
La tavola in spagnolo è un tocco di classe, quasi quanto l’espressione “buzzurro in costume da bagno”.
Volevo ben dire non ti fosse piaciuto (lo ammetto ci era cascato).
Trama ben architettata e ottima a mio avviso la scelta finale di riunire latveriani e atlantidei, victor von doom leader di una nazione sotto sequestro, e namor, re degli esiliati/infiltrati: 2 popoli, 2 capi, affini x retaggio e valori (antichi, come il sangue, la casta, l’onore), 2 mondi “contro”. somigliano davvero tanto ad un gruppo di resistenza. o di ribelli.
ipotesi: non mi stupirei se fossero loro a ripescare il “capitano”. ho giusto sottomano il masterwork sui vendicatori e…insomma namor lo ha già fatto:era il 1964 quando sbrinò steve rogers.
A presto shelidon,
ilcavalierelettrico
@ ImpBianco: giù le zampe, lo voglio io nel mio bagno (altro che quella sciacquetta di Sue).
@ Ragno: beh, sei un lettore del ragno in fin dei conti…
@ Lupo: vero? Era splendida. Namor in vestaglia era veramente sexy.
@ Cavaliere: ipotesi interessante, ma credo proprio bisognerà aspettare un po’. Per ora ci si sorbisce Bucky.
ok, allora io mi accontento di Namora, Namorita, insomma di qualche atlantidea bonazza! ^^ XD
X-Bye
La recensione non l’ho letta per intero perché voglio comprarmelo, concordo però sulla non esistenza dell’Iniziativa.
Beh, allora attendo trepidante i tuoi commenti quando l’avrai letto.