Riflessioni riguardo a un libro di poesie

Ieri sera siamo stati a sentire la presentazione di un libro di poesie, perché alcuni nostri amici fornivano l’accompagnamento musicale. Direi che la serata si può riassumere con una celebre citazione. La poesia Vogon è così orrenda che perfino i Sarkopsi di Burphon XII, la cui religione vieta strettamente di uccidere, considerano il suicidio un’ottima […]

Ieri sera siamo stati a sentire la presentazione di un libro di poesie, perché alcuni nostri amici fornivano l’accompagnamento musicale. Direi che la serata si può riassumere con una celebre citazione.

La poesia Vogon è così orrenda che perfino i Sarkopsi di Burphon XII, la cui religione vieta strettamente di uccidere, considerano il suicidio un’ottima alternativa alla lettura della poesia Vogon.
Nell’elenco del peggior tipo di poesie dell’Universo, la Poesia Vogon occupa, com’è noto, il terzo posto. Il secondo posto ce l’hanno gli Azgoth di Kria. Durante una recita del loro Poeta Laureato Gruntos il Flatulento (recitava la poesia “Ode a un pezzetto di mastice verde che mi sono trovato sotto un’ascella in un mattino di piena estate”) quattro spettatori morirono di emorragia interna, mentre il Presidente dell’Ente Centro-Galattico Arti Nocive per riuscire a sopravvivere si staccò con un morso una gamba. A quanto si dice, Gruntos rimase deluso dell’accoglienza data alla sua poesia, e decise di imbarcarsi nella lettura pubblica del suo poema epico in dodici volumi intitolato “Le mia bolle preferite con la bocca quando sono in bagno nella vasca”, quando il suo intestino crasso, nel disperato tentativo di salvare la vita e la civiltà, gli saltò dritto fino al collo e, penetrandogli ancor più su, gli strozzò il cervello.

 

Naturalmente era Douglas Adams, Guida Galattica per autostoppisti.

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