Fantastici Quattro #275

Un tempo andavamo a mangiare ciambelle nell’Iperspazio (We used to go to Hyperspace just for Donuts da Fantastic Four vol 3 # 542 del marzo 2007). La prima parte dell’episodio, estremamente riflessivo e centrato sui dialoghi, si svolge in una caffetteria dove si apre la scena e dove Johnny e Reed hanno una lunga conversazione […]

black panther 23 civil war

Un tempo andavamo a mangiare ciambelle nell’Iperspazio (We used to go to Hyperspace just for Donuts da Fantastic Four vol 3 # 542 del marzo 2007). La prima parte dell’episodio, estremamente riflessivo e centrato sui dialoghi, si svolge in una caffetteria dove si apre la scena e dove Johnny e Reed hanno una lunga conversazione riguardo alla Guerra Civile e al comportamento del “capo”. Questo è l’episodio in cui ci avrebbero dovuto spiegare il motivo dello strano comportamento di Reed. Ed è un bell’episodio, niente da dire. Ma quanto a spiegazioni, siamo un po’ a corto. Reed avrebbe agito così sulla base di proiezioni del futuro su base matematica? Beh, ma Millar ce ne sta riempiendo le tasche da mesi! Reed avrebbe inventato la psicostoria ispirandosi a un romanzo di Aasimov? Fantastico, ora sappiamo che non è un riferimento letterario esterno ma interno. E siamo più soddisfatti? Ma non credo proprio! Signori, la fantascienza si è evoluta: non avete mai sentito parlare dell’autodeterminazione delle previsioni? Nessuno di voi ha mai letto Philip Dick! Santo cielo, si poteva fare davvero di meglio.
Nel frattempo continuano le avventure francesi della Cosa, ma non mi sono sembrate altro che un divertissment riempitivo.

Crimini di Guerra #1 (War Crimes #1 da Black Panther vol 4 #23 del febbraio 2007). Il motivo per cui sto comprando anche questa testata non mi delude. Storia politica, di riflessione e azione, impregnata di Civil War e ben ritmata, con Pantera Nera incastrato tra le varie conseguenze delle possibili scelte politiche ed un buon spaccato sull’informazione americana, che dovrebbe far riflettere un po’ tutti su come il giornalismo è in grado di vendere fatti e dichiarazioni sparsi in un quadro unico ad uso e consumo dello spettatore. Disegno molto nervosi, schieliani alle volte.

Fantastic Four: First Family. Non ce l’ho fatta. Giuro. Ci ho provato. Ma non ce l’ho fatta.

3 Comments

  1. Diciamo che the four’s family è quella che per fare più scena aveva necessità di una separazione ideologica che motivasse quella fisica del quartetto. Reed effettivamente è sempre più Frankestein e sempre meno scienziato alla Peter Parker. Mi fa piacere trovare un blog che parli di Civil War. Io avevo in mente un post da quando è cominciata…

    Gabba Gabba Hey e fai un salto da me, ogni tanto.

  2. è stato un buon numero.first family non mi è dispiaciuta anche se ha fatto alcuni errori di continuity.riguardo la psicostoria non sanno che è stata rinnegata anche d’ asimov

  3. @ citoplasma: sto dietro a Civil War dall’inizio, se ti va di sfogliare un po’ di post vecchi. Per Reed, mi aspettavo qualcosa di più profondo per la “rivelazione”: che si sia fatto prendere la mano dalla sua fiducia nella scienza era già stato detto e ripetuto da Millar.

    Grazie della visita, passerò a trovarti.

    @ Ragno: grazie di averlo ricordato, mi ero scordata di menzionarlo! La citazione di Asimov mi è sembrata un po’ buttata lì…

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