Orientalism (3)

Frederick Goodall, Arabian street Frederick Goodall fu un artista vittoriano dall’iter piuttosto comune per i pittori del suo tempo: il filone orientalista della sua carriera inizia con un viaggio in Egitto, dal quale riporta a casa numerosi schizzi e materiale documentale, tra cui persino alcuni esemplari di bestiame. Dai ricordi conservati e da questo materiale […]

Frederick Goodall, Arabian StreetFrederick Goodall, Arabian street

Frederick Goodall fu un artista vittoriano dall’iter piuttosto comune per i pittori del suo tempo: il filone orientalista della sua carriera inizia con un viaggio in Egitto, dal quale riporta a casa numerosi schizzi e materiale documentale, tra cui persino alcuni esemplari di bestiame. Dai ricordi conservati e da questo materiale trarrà almeno 170 dipinti ambientati sul Nilo, cui si aggiunge la produzione Shakespeariana.

I suoi dipinti sono particolari per la luce dorata cui si fonde un alto livello di dettaglio, che da un lato li rende debitori ai grandi romantici francesi Delacroix e Gericault e dall’altro lo avvicina ai preraffaelliti come William Hunt.

La particolarità delle sue opere, ciò che le rende allo stesso tempo affascinanti e realistiche, è la resa luminosa dell’imperfezione, della crepa, del consunto, che invece di far scivolare le scene di vita orientale nello squallore e nella decadenza aggiunge loro qualità e "magia".

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