Wolverine #207

Primo pensiero: mio dio la copertina è raccapricciante! Fa scappare la poesia, sono stata veramente tentata di non comprare l’albo, è veramente orribile. Dovrebbe rendere le emozioni di Wolverine attraverso la classica deformazione delle fattezze? Riesce nell’intento opposto, è una caricatura di se stessa. Mah… Vendetta (Vendetta, da Wolverine #42 del luglio 2006). I disegni […]

Primo pensiero: mio dio la copertina è raccapricciante! Fa scappare la poesia, sono stata veramente tentata di non comprare l’albo, è veramente orribile. Dovrebbe rendere le emozioni di Wolverine attraverso la classica deformazione delle fattezze? Riesce nell’intento opposto, è una caricatura di se stessa. Mah…

Vendetta (Vendetta, da Wolverine #42 del luglio 2006). I disegni di Humberto Ramos, penso si sia capito, non mi piacciono affatto: non mi piace la tavola di apertura, non mi piacciono le concitate e inutili sequenze di lotta iniziali, non mi piace il combattimento con l’altrettanto inutile villain crociato, non mi piace la tavola doppia di conclusione della sequenza (in cui forse si salva solo l’esplosione dell’aereo). Se qualcosa devo salvare, oltre all’esplosione di cui sopra, non mi dispiace il suo gusto architettonico per i fondali, come nella pagina in Latveria, ma è ben poca cosa e l’inserimento del combattimento originale tra New Warriors e Nitro non è reso al meglio e fa un po’ impressione, tanto è diverso il registro cromatico.
Disegni a parte, l’autore Marc Guggenheim ha alcuni punti di forza e mi ha stupito, tanto avevo sentito parlare male di questa storia. Innanzitutto l’ironia di Wolverine: sull’aereo mentre il suo avversario cita la Bibbia domandandosi cos’abbiano da dire «libri scritti migliaia di anni fa su aerei che si schiantano», sul luogo del disastro aereo raccontando indirettamente del suo risveglio di fronte ai soccorritori, nel bar dicendo di essere un medico chirurgo, ecc. ecc.
In più ho apprezzato il riproporre scene già viste su Civil War #1 da una diversa angolazione: viene completato il dialogo, in verità un po’ carente, con la Cosa e il colloquio con Luke Cage, in cui Wolverine paragona le sentinelle a croci in fiamme per i mutanti, è davvero efficace sia perché porta alla luce alcuni dei problemi di base di tutta la questione della registrazione sia perché centra in maniera sorprendente i caratteri di entrambi i personaggi.
Anche l’idea di base è molto buona: Wolverine non è il tipo da schierarsi con l’una e con l’altra fazione. Ottima quindi l’idea di farlo partire in una caccia solitaria per il criminale responsabile del disastro: vedremo come si svilupperà.

Getta un’ombra enorme! (Casts a Giant Shadow!, da New Excalibur #3 del marzo 2006). Altra copertina veramente orribile, soprattutto per le chine, ma non vorrei risultare ripetitiva.
La storia di Claremont ricorda alcuni schemi già visti su X-treme X-men: un telepate straordinariamente potente tenta di appropriarsi di uno del gruppo (Nocturne) e la squadra (Rachel Grey, Kitty Pryde, Psylocke, Nightcrawler, Capitan Bretagna, Cain, Dazzler e Pete Wisdom) unisce le forze per trovare una falla nel suo attacco psichico e sconfiggerlo. Simpatiche sequenze di scontro e provvidenziale entrata in scena di quello che è forse il personaggio migliore del "nuovo" Claremont: la mentat Sage.

Ombre sull’anima! (Shadows on the Soul!, da New Exalibur #4 dell’aprile 2006). Copertina non eccezionale ma sicuramente migliore della precedente. Altri schemi classici con un combattimento a più squadre gestito a distanza da Sage, qualche cameo simpatico (quel pazzo di Claremont c’ha infilato persino Harry Potter) e molta azione. Insomma, due episodi propedeutici alla formazione ufficiale della squadra, che ancora si fa attendere. Come sempre, Claremont ha bisogno di scaldarsi e di entrare in atmosfera con storie di preambolo. Sono fiduciosa.

Il dolore è necessario, soffrire è facoltativo (Pain is Necessary, Suffering is Optional, da X-men Unlimited #12 del febbraio 2006). Una bella storia di Christopher Long con disegni adeguati di John Lucas, un Wolverine ben caratterizzato ed un Puck che ci ricorda della ridicola e indecorosa fine che Bendis ha fatto fare agli Alpha Flight sulle pagine di Thor. Decisamente un piacere leggere questo breve episodio autoconclusivo (devo confessare che le "trame che sconvolgeranno l’universo Marvel per sempre" un po’ mi stanno venendo a noia: forse sto invecchiando).

16 Comments

  1. la mervel si è commercializzata, c’è poco da fare.

    qualche anno fa hanno messo wolverine in pellicola e da allora hanno scoperto che gli x-men possono vendere e molto, il tutto a discapito della qualità!

    Hai presente l’era di apocalisse (anni ’90 mi pare)? altro che civil war…

    cmq complimenti, è bello sapere che in qualche blog io possa leggere di wolverine.ciao

  2. Credo che qualcosa non vada nel funzionamento degli studi creativi Marvel: la necessità di una serialità e lo scarso potere di un qualsiasi organismo di controllo qualità portano spesso al fatto che le buone storie siano più un’eccezione che una regola. A questo aggiungi una certa preoccupante tendenza ad eliminare ogni germe di riflessione sociale, che pure era il cuore di testate come X-men e avrai il quadro della deprimente situazione attuale… Ah, L’era di Apocalisse… quella sì che era epica.

    Lieta comunque di trovarti qui, spero tu voglia passare ancora a trovarmi.

  3. Lo penso anch’io, ragno: sin dall’inizio le tematiche sviscerate sembrano tutt’altro che di secondo piano. Speriamo che poi il tutto non scivoli in una qualche sarabanda inutile di scontri fini a se stessi. Staremo a vedere.

  4. …letta e, a parte il giudizio sul Claremont “prolisso”, condivido abbastanza. Anche a me non è dispiaciuto, sicuramente comprerò anche i prossimi numeri.

  5. Beh… vi lamentate della nuova gestione di Wolverine?

    Che mi dite di Way?

    Le cose vanno bene così. Belle le storie, discreti i disegni. Non saranno gli stessi di Revelations… ma ci possiamo accontentare!!

    Bel Blog!

  6. Non mi piacciono i disegni del tie-in di Civil War, ma trovo la storia molto efficace, coerente e godibile. Non mi convince l’inserimento di New Excalibur nella testata, nonostante il desiderio di mantenere una linea di continuità con Excalibur: insomma, mi piacerebbe che in Wolverine ci fosse… più Wolverine. *__^

    Grazie dei complimenti: passerò da te.

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