建築信息模型
建築信息模型 (Building Information Modeling) 建 (composizione: ⿺廴聿) v. costruire, stabilire, erigere, fondare 築 (composizione ⿱筑木) v. costruire, erigere; n. edificio etimologia: composto fono-semantico (形聲): elemento fonetico 筑 + elemento semantico 木 (“legno”) – costruito in legno. 信 (composizione ⿰亻言) v. affidarsi, credere; n. lettera, posta etimologia: 人 + 言、affermare che qualcuno ha detto 息 (composizione ⿱自心) v. riposare, porre una fine […]
建築信息模型 (Building Information Modeling)
建 (composizione: ⿺廴聿)
v. costruire, stabilire, erigere, fondare築 (composizione ⿱筑木)
v. costruire, erigere; n. edificio
etimologia: composto fono-semantico (形聲): elemento fonetico 筑 + elemento semantico 木 (“legno”) – costruito in legno.信 (composizione ⿰亻言)
v. affidarsi, credere; n. lettera, posta
etimologia: 人 + 言、affermare che qualcuno ha detto息 (composizione ⿱自心)
v. riposare, porre una fine a, terminare, far cessare; respirare
etimologia: composto dagli ideogrammi 會意, ovvero 自 (“naso”) + 心 (“cuore”) – respirare attraverso il proprio naso (vivere). In epoca moderna, 自 viene a indicare l’individuo, anziché il naso.模 (composizione ⿰木莫)
n. modello, standard, schema; n. copia
etimologia: composto fono-semantico (形聲): elemento semantico 木 (“albero”) + elemento fonetico 莫.型 (composizione ⿱刑土)
n. schema, modello, tipo; n. legge; n. stampo
etimologia: composto fono-semantico (形聲): elemento fonetico 刑 + elemento semantico 土 (“terra”) – uno stampo della terra e quindi, per traslazione filosofica, una forma, uno schema.
Cosa che più o meno si dovrebbe tradurre, letteralmente, con costruire un edificio affidandosi alle lettere contenute in un modello.
O qualcosa del genere.
In Cina, il concetto di BIM e di LOD è stato introdotto nel 12° Five-Year Plan for Development of Construction Industry e successivamente esplorato nell’Outline of Information Development of Construction Industry (2011 – 2015), entrambi emessi dal Ministry of Housing and UrbanRural Development (amichevolmente “abbreviato” in MOHURD).
of the People’s Republic (MOHURD). MOHURD calls BIM a key technology for information development in the during 2011–2015. The report also requests that construction enterprises carry out research and apply BIM technology during the construction phase, which it considers to be the primary strategic goal. Government support of the adoption of LOD for BIM could have strong implications. The total output of Chinese construction exceeded 13 trillion RMB in 2013, and mass adoption, via government mandate or otherwise, of a standard such as LOD could revolutionize China’s design and construction industries, supporting wider and more effective BIM use in this vast industry.
È già passato quasi un anno da quando McGraw – Hill, uno dei nostri pusher ufficiali di statistiche sul BIM, ha rilasciato questa indagine sul valore commerciale del BIM in Cina, ma per vari motivi ci arrivo solo ora.
La base analisi è parziale e francamente un po’ poco accurata per trarre conclusioni interessanti: su un campione di 350 utenti, di cui 206 architetti e 144 contractor, 296 sono utenti BIM e solo 54 non lo sono. Tutto ciò che segue, quindi, credo debba essere considerata un’analisi ottimista della situazione in un Paese che conta oltre 1 milione e 400 mila abitanti (in aumento di 1 individuo al secondo, stando a quanto sostiene questo sito), e che stando a quanto Monditalia ha presentato alla Biennale di Venezia l’anno scorso, conta un architetto ogni 40,000 abitanti.
Merita comunque un’occhiata per la qualità dei dati raccolti, più che per la quantità.
Tanto per cominciare, la Cina si trova al quarto posto tra le regioni con il più alto tasso di sviluppo nell’implementazione del BIM, almeno per quanto riguarda i contractor, dietro Regno Unito, Corea del Sud e Australia. Il dato si riferisce ai Contractor che sviluppano in BIM più del 30% dei loro lavori dato che (e in questo tutto il mondo è paese) anche in Cina i contractor che sviluppano meno del 30% dei loro progetti in BIM sono in quella fascia di transizione che ancora non riesce a percepire il vantaggio nell’utilizzo del metodo. Non vengono pubblicati dati riguardo agli studi di progettazione, ma è dato immaginare che non siano altrettanto incoraggianti. Tra i non utenti BIM(contractor e architetti), il ritratto tuttavia è incoraggiante: il 39% dichiara di stare attivamente valutando la possibilità di passare al BIM, e il 41% si dichiara aperto a valutare i potenziali benefici del BIM per la loro attività. Solo l’11% si dichiara decisamente non interessato (una percentuale che, se ricordate la stessa analisi effettuata sul mercato britannico, in quel caso si aggirava intorno al 19%).
Stando all’analisi, e volendo citarla letteralmente, gli ambiti da potenziare per favorire l’adozione sono lo sviluppo di librerie (un problema ovunque), l’utilizzo del BIM nella prefabbricazione e, curiosamente, si attribuisce alle grandi organizzazioni un ruolo nell’incoraggiare organizzazioni più piccole a utilizzare il BIM.
China is well on its way to integrating BIM-based technologies and practices into its robust construction economy. Based on the findings of this research, there are several areas of recommended focus to accelerate this positive momentum:
1. Large Chinese Organizations Should Encourage Smaller Ones to Adopt and Expand BIM to Improve the Entire Industry
2. Develop 3D Content Libraries That Support the Project Lifecycle
3. Embrace the Advantages of Model-Driven Prefabrication
Indipendentemente dalla validità dei suggerimenti al punto 2 e 3, nella mia esperienza l’influenza esercitabile da un grande studio sulle piccole realtà a lui satelliti si spinge solo fino a un certo limite e, a meno che il management della piccola realtà in questione non sia realmente spinto da motivi che vanno al di là dell’obbligo imposto dalla sua più grande controparte, l’implementazione del BIM è destinata a fallire.
Ma questa è un’altra storia.
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