Come ogni anno, dall’11 al 17 Novembre si terrà Milano Bookcity, un evento diffuso sul territorio che vede enti pubblici, privati e indipendenti contribuire con eventi dedicati al mondo della cultura. Quest’anno l’offerta è particolarmente ricca e contiene alcune iniziative che potrebbero interessarvi. Ecco una piccola selezione di eventi relativi all’Intelligenza Artificiale, se vi capita […]
Come ogni anno, dall’11 al 17 Novembre si terrà Milano Bookcity, un evento diffuso sul territorio che vede enti pubblici, privati e indipendenti contribuire con eventi dedicati al mondo della cultura. Quest’anno l’offerta è particolarmente ricca e contiene alcune iniziative che potrebbero interessarvi. Ecco una piccola selezione di eventi relativi all’Intelligenza Artificiale, se vi capita di passare da queste parti. E se invece non passate da queste parti, magari troverete all’interno di questi eventi qualche spunto di lettura.
11 Novembre
Progettare un libro tra Visual Design e Intelligenza Artificiale
Quando: 11 Novembre, ore 12:30
Dove: in streaming, su prenotazione Chi: Francesca Ferrara, Cristina Maccarrone
Con questo workshop le autrici, giornaliste e formatrici Francesca Ferrara e Cristina Maccarrone illustreranno come impiegare le nuove tecnologie, il visual design e l’intelligenza artificiale a supporto della scrittura e del copywriting della progettazione di un libro o di un progetto di comunicazione con il news content design con approccio etico e deontologico.
Tractant fabrilia fabri: come parlare dell’Intelligenza artificiale sapendo di cosa si parla
Quando: 11 Novembre, ore 18:30 Dove: Eldodo Milano, Via Vallarsa 11 Chi: Giuseppe Primiero, Franco Raimondi
Il termine ‘intelligenza artificiale’ venne usato per la prima volta da John McCarthy tra il ‘55 e il ‘56 per indicare una disciplina il cui scopo era costruire sistemi che potessero simulare l’intelligenza, ma i tentativi di costruire macchine intelligenti erano in corso da decenni: i fondamenti matematici e tecnici per la costruzione di piloti automatici furono definiti intorno al 1920 e la cibernetica (da kybernétes, timoniere) nacque negli anni Quaranta. Nel 1943, McCulloch e Pitts proposero la prima formalizzazione matematica di un neurone che, implementata usando un computer, nel ‘57, da Frank Rosenblatt con il nome di percettrone, è ancora oggi la componente di base delle reti neurali in uso.
A distanza di 70 anni dalla nascita del termine ‘intelligenza artificiale’ e a 100 anni dalla pubblicazione di R.U.R., siamo veramente ad un punto di svolta? Il libro presenta una breve introduzione storica e fornisce in modo chiaro e accessibile i concetti alla base delle applicazioni sviluppate negli ultimi anni.
L’evento avrà lo scopo di riflettere sull’IA a scuola come strumento inclusivo e per la promozione dell’equità sociale. Superando la logica della “guerra” e del timore, l’occasione permetterà di identificare quale sia l’uso etico e inclusivo dello strumento a scuola, come possa rappresentare uno strumento di supporto per l’insegnante rispetto alla progettazione didattica universale e come supporto e mezzo per garantire misure equipollenti per gli studenti tutti. Guardando allo strumento sul piano delle potenzialità, lavorando per la formazione docente e sulla consapevolezza nell’uso etico si potrebbe trovare “pacificazione” e utilità per la promozione dell’apprendimento e dello sviluppo del pieno potenziale di tutti e ciascuno.
Quando: 12 Novembre, ore 11:00 Dove: in trasferta a Lodi, ITIS Volta in Viale Papa Giovanni XXIII 9 Chi: Angelica Migliorisi, Luca Salvioli
Sam Altman è il papà di ChatGpt, il chatbot che ha fatto scoprire al mondo le potenzialità dell’intelligenza artificiale generativa. Il fondatore di OpenAI è l’uomo che sta disegnando lo sviluppo della tecnologia più strategica dei prossimi anni. Conoscere Altman, quindi, significa conoscere la grande novità del momento e un pezzo fondamentale del nostro futuro.
Libro di riferimento:L’altro zio Sam, Angelica Migliorisi, Luca Salvioli, Ilsole24ore
Paesaggi digitali e artificiali – La rivoluzione algoritmica delle immagini. Arte e intelligenza artificiale
Quando: 13 Novembre, ore 11:00
Dove: in trasferta a Lodi, Aula Magna del Liceo Classico Pietro Verri in Via San Francesco 11 Chi: Francesco D’Isa
Francesco D’Isa propone un’analisi filosofica sulla rivoluzione algoritmica delle immagini. Attraverso esempi concreti e riflessioni teoriche, il libro invita a esplorare come l’intelligenza artificiale stia ridefinendo i confini dell’espressione artistica e della proprietà intellettuale.
Materie prime e intelligenza artificiale: le nuove sfide
Quando: 14 Novembre, ore 18:00 Dove: Veranda del Palazzo Castiglioni, Corso Venezia 47 Chi: Paolo Gila, Maurizio Mazziero
Dall’intelligenza artificiale al valore fondamentale delle materie prime, dai cambiamenti culturali all’influenza dei media e delle istituzioni. In compagnia del giornalista e scrittore Paolo Gila il pubblico verrà guidato in un viaggio tra le tematiche più scottanti del momento per analizzare le dinamiche che regolano la corsa alle risorse planetarie e per chiarire i nuovi meccanismi decisionali che mirano a creare consenso e controllo. Una lettura strategica del nostro mondo e delle principali rivoluzioni geopolitiche degli ultimi anni.
L’intelligenza artificiale è ciò che gli economisti chiamano una tecnologia multiuso. Come il motore a vapore, l’elettricità e i computer può essere utilizzata per diversi scopi, perciò è una delle poche trasformazioni di capitale importanza. Che cosa sta comportando e comporterà il suo utilizzo nell’ambito del lavoro? Lo distruggerà o ci renderà lavoratori migliori? E in ambiti come quello della moda e della creatività avrà un suo spazio? Come può aiutare il fashion system nella ricerca di sostenibilità, nella previsione della domanda, nell’economia circolare, nella tracciabilità delle filiere? Potrà sostituire gli stilisti? O offrirà loro strumenti inediti per spingerli oltre i limiti del possibile?
L’esperto Emanuele Bezzecchi ci guida nei dedali dell’IA e ci racconta con un linguaggio accessibile e smart la storia, l’evoluzione, i meccanismi, i pregiudizi e le sfide ancora aperte. Un viaggio esplorativo nell’IA per porsi le domande giuste, interpretare il presente e guardare con fiducia al futuro.
Fin dalla sua nascita la fotografia è stata usata per identificare e classificare le persone attraverso la burocrazia, per mappare e sorvegliare luoghi, per raccogliere dati e prove. Insieme alla tecnologia si sono sviluppate anche le tecniche di sorveglianza e all’occhio delle sentinelle e dei secondini si sono aggiunte telecamere, satelliti e droni; internet ha collegato ogni punto del globo creando una rete che intrappola tutti e da cui non è possibile sfuggire pena l’isolarsi dalla comunità. Il libro di cui si parla traccia la storia della sorveglianza nelle sue tappe fondamentali. In parallelo, analizza la risposta degli artisti che con le loro opere esercitano una sorta di controffensiva e ci suggeriscono alternative per riconquistare spazi di libertà.
Dialogo sul libro di Francesco Varanini Splendori e miserie delle intelligenze artificiali. L’autore si pone un primo, principale quesito: perché nessuna promessa tecnologica è veramente l’ultima e salvifica? Si attende fiduciosamente un futuro tempo felice, si crede nella promessa di un paradiso tecnologico. Forse nuove tecnologie ci salveranno. Ma intanto i costi immediati li stiamo pagando, e li pagheremo nei prossimi anni. Dovremmo sempre ricordare che anche la tecnologia più promettente e splendida ha un rovescio della medaglia: costi e aspetti perversi che solo nel tempo e alla prova dei fatti si rivelano evidenti.
Dalla corsa all’oro in corso nella Silicon Valley ai chatbot che si comportano come teenager in crisi, dalle battaglie tra Elon Musk e Sam Altman ai lavoratori del Sud globale sfruttati, Pietro Minto si destreggia tra i passi falsi e i momenti gloriosi, tra le leggende e i timori che circolano intorno all’invenzione che sembra poter ridefinire il nostro futuro.
AI e il futuro dell’umanità: geopolitica dei rischi globali
Quando: 16 Novembre, ore 17:30 Dove: Sala Lettura della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, viale Pasubio 5 Chi: Alessandro Aresu, Fjona Cakalli, Mattia Salvia
Se è ormai indiscutibile che l’intelligenza artificiale è l’invenzione definitiva dell’umanità, incerte ne sono le implicazioni nel futuro. Come muterà l’equilibrio della geopolitica mondiale, e come assicurarsi che questo potente strumento rimanga allineato ai nostri valori?
I dati che produciamo interagendo con gli schermi sono quelli attraverso cui gli algoritmi diventano intelligenti. Studiano il nostro habitus, ci scrutano come antropologi con una tribù da catalogare e copiano i nostri comportamenti, anche quelli che sarebbe meglio non riproporre. In che direzione va questa società aumentata? Ne discutono Massimo Airoldi e Mauro Carbone.
Viviamo una condizione digitale popolata da macchine pensanti, dove l’intelligenza artificiale e le nuove tecnologie elaborano fatti e idee ridefinendo i confini della nostra esistenza. Trasformare i problemi dell’umanità in numeri ed equazioni, però, non equivale a risolverli, e delegare le decisioni a computer e algoritmi – che sempre più tendiamo a percepire come creature superiori – rischia di macchinizzare la nostra specie svilendone le più preziose peculiarità e le strutture valoriali. In questa ottica, Noi e la macchina intende porre le basi per un processo collettivo di formazione, un luogo di pensiero e una struttura di dialogo per far rifiorire l’umano nella stagione di quella che sembra essere una machina sapiens che compete con noi e sembra destinata a surclassarci. Benanti e Maffettone ci guidano in un viaggio che parte dalla consapevolezza delle sfide e delle opportunità offerte dal digitale, analizzando criticamente l’impatto delle tecnologie sulla sfera pubblica e sul benessere collettivo. Gli autori arrivano a delineare un concetto rivoluzionario, la “sostenibilità D”, che propone una nuova etica capace di armonizzare progresso tecnologico e equità sociale, ponendo l’individuo al centro di un modello di sviluppo sostenibile che non lascia indietro nessuno. Attraverso un’architettura di sistema attenta al design e alla resilienza, il libro offre soluzioni concrete per un futuro in cui la tecnologia sia al servizio dell’umanità, e non il contrario.
Libro di riferimento:Noi e la macchina, Paolo Benanti, Stefano Maffettone, LUISS University Press
L’intelligenza artificiale nei settori creativi: catastrofica o utile?
Quando: 17 Novembre, ore 12:30 Dove: Centro Internazionale di Brera, via Marco Formentini 10 Chi: Simone Aliprandi, Francesco Alteri, Gianluigi Bonanomi, Paolo Dalprato, Fiorenzo Pilla
In un’epoca in cui le IA e le loro implicazioni permeano ogni aspetto della vita quotidiana, è necessario interrogarsi su quale sia, e quale potrà essere in futuro, l’effetto delle Intelligenze Artificiali, in generale, e di ChatGPT, in particolare, sulla società
contemporanea. Questo tipo di riflessione non può che prendere le mosse da un quesito fondamentale: “Le intelligenze artificiali, possono davvero essere considerate intelligenti?”. Interrogarsi su questo punto permette affrontare le questioni più pressanti che circondano l’adozione di queste rivoluzionarie tecnologie provando a fornire risposta a domande cruciali come: “È possibile fidarsi delle IA?” e “Come funzionano davvero?”. Attraverso un’analisi approfondita e un confronto equilibrato, gli autori discutono dell’impatto di ChatGPT su settori come l’occupazione, l’istruzione, la comunicazione e la salute mentale, facendo luce sui benefici e le sfide derivanti dall’implementazione di queste tecnologie, in una visione completa e imparziale del futuro nelle interazioni uomo-macchina.
Come verrà ridefinito il ruolo dell’Intelligenza Artificiale Generativa nel contesto della cultura umanistica e tecnologica? Luca Mari, Luca Tremolada e Daniele Bellasio esploreranno non solo le potenzialità rivoluzionarie dell’IA, ma anche le sue implicazioni etiche e filosofiche. In un mondo sempre più guidato dai dati, il dibattito si concentrerà su come l’IA stia trasformando il nostro modo di pensare, creare e comprendere la realtà. In un momento storico in cui si sfidano i confini tra uomo e macchina, e tra cultura e tecnologia.
Come possiamo fare per arrivare a una collaborazione inedita tra intelligenze artificiali e creatività umana? Il docente e ricercatore Emanuele Frontoni racconta storie vere di applicazioni dell’AI, frutto di ricerche condotte da team interdisciplinari di eccellenza nel nostro paese, tra avanzamenti tecnologici, questioni etiche e interrogativi sociali.
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