Claude Izner e il rilegatore di Batignolles
Io adoro Claude Izner e questo è quanto. Da quel lontano 2007 in cui ho messo per caso le mani sull’edizione economica TEA di Il mistero di rue des Saints-Peres. Perché? Perché i romanzi di Liliane e Laurence Korb, le due sorelle francesi che si nascondono dietro allo pseudonimo, sono semplicemente deliziosi, un affascinante e avvincente […]
Io adoro Claude Izner e questo è quanto. Da quel lontano 2007 in cui ho messo per caso le mani sull’edizione economica TEA di Il mistero di rue des Saints-Peres. Perché? Perché i romanzi di Liliane e Laurence Korb, le due sorelle francesi che si nascondono dietro allo pseudonimo, sono semplicemente deliziosi, un affascinante e avvincente tuffo in un mondo fatto di libri antichi, di pittrici bohemienne, di esotici ed efferati delitti, cui fa da sfondo una meravigliosa Parigi del XIX secolo. Perché i personaggi della serie sono personaggi anch’essi deliziosi, ben tratteggiati, mai eccessivi eppure unici, a cominciare dal libraio investigatore Victor Legris, con le sue crisi di mezza età ante litteram e il suo complesso rapporto con pittrice Tasha, passando per l’imprescindibile, delizioso Kenji Mori, il tutore giapponese e socio del protagonista, e per il loro insostituibile commesso, Joseph, sempre ansiosissimo di disobbedire al padrone orientale per aiutare Victor nelle sue strambe avventure. E l’oggetto delle sue indagini è sempre altrettanto particolare, scelto tra tutti con gusto e raffinatezza come si sceglierebbe in una fiera del brocantage: un medaglione, un documento privato, una macabra coppa che potrebbe stravolgere il pensiero umano.
Il Rilegatore di Batignolles non fa eccezione.
Parigi, giugno 1893. Victor Legris l’ha solennemente promesso a Tasa, la sua fidanzata: basta con le indagini pericolose, basta indossare i panni di Sherlock Holmes, basta correre per tutta Parigi alla ricerca di qualche spietato assassino… D’ora in poi, sarà tutto casa e libreria. Ma la pace non si trova sugli scaffali della Libreria Elzévir, al numero 18 di rue de Saints-Pères, anche perché, da qualche giorno, la città intera è irrequieta: mentre l’ombra insanguinata della Comune sembra incancellabile, viene approvata una legge che limita la libertà di stampa e al Moulin Rouge, durante una festa studentesca, un’affascinante modella improvvisa uno strip-tease, cui fanno seguito una denuncia e una serie di scontri tra gli studenti dell’Accademia di Belle Arti e la polizia. In più, la gente è turbata dall’omicidio di uno smaltatore e dalla scomparsa di un tipografo, due misteri uniti dal fatto che, su entrambe le scene dei crimini, è stato trovato un enigmatico messaggio in cui si parla di un leopardo… Victor scalpita, però ci vuole un altro delitto per fargli rompere la promessa: la morte di un caro amico, il rilegatore Pierre Andrésy, nell’incendio del suo laboratorio. La caccia allora può cominciare ma, come sempre, avrà un esito del tutto imprevedibile.
Sullo stesso argomento, anche: La Donna del Pere-Lachaise.